Giovedì 05 - Sabato 07 Giugno 2025
CAMPANIA FELIX
Un affascinante itinerario alla scoperta dei monumenti meno conosciuti di una terra inesauribile
Quando si parla di Borgogna, si pensa a una regione che è resa famosa per la cura e la perizia della cultura della vite, tale da aver dato i natali a vini eccellenti tra i più rinomati al mondo e tale da essere iscritta dal 2015 tra il patrimonio UNESCO per il climat (i vigneti) delle sue terre. Il paesaggio infatti regala uno sguardo su infiniti vigneti premurosamente accuditi, belli anche solo da guardare. Ma la Borgogna, terra di antica tradizione che deve il suo nome alla popolazione dei Burgundi, racchiude nel suo territorio una storia spirituale talmente importante, da aver cambiato il corso del monachesimo europeo dal Medioevo in avanti, lasciando testimonianze artistiche incredibili e rivoluzionarie. Esempi più antichi sono le basiliche di Vézelay e Autun, le chiese romaniche più importanti di Francia, imponenti realizzazioni, ricche di opere d’arte, con grandi portali, sculture tematiche e uno spazio scandito da meravigliosi colonnati. Ma la vera rivoluzione spirituale è quella dell’XI secolo che darà inizio al rinnovamento monastico cluniacense e cistercense, abbazie come Cluny e Fontenay testimoniano il principio di un nuovo stile austero e semplice, ma intensamente religioso e commovente. Accanto a questo fervente sentimento religioso che portò ai nuovi cantieri, i signori locali non rimasero indietro costruendo dimore sempre più fastose, gli austeri castelli medievali si trasformarono in palazzi rinascimentali e barocchi, che nulla hanno da invidiare ai più famosi “fratelli” sulla Loira. Castelli come Clos de Vougeot, Bazoches e Cormantin permettono di scoprire le dimore di differenti epoche, con storie di personaggi che ne fecero la loro “grandeur”.
Il nostro viaggio alla scoperta di questa parte meno conosciuta della Grecia inizierà dalle “meteore”, che letteralmente significano “sospesi in aria”, uno degli spettacoli naturali più straordinari e sorprendenti d’Europa; suggestivi monasteri costruiti su un insieme di imponenti formazioni rocciose di pietra arenaria, che si innalzano maestosi nel cuore della pianura tessalica, tra bellezze naturali e panorami mozzafiato. Simbolo della civiltà religiosa bizantina, luogo emblematico della vertiginosa ascesi spirituale degli eremiti, la storia delle meteore inizia nell’XI secolo quando i primi monaci si stabilirono nelle grotte naturali di queste formazioni rocciose, per trovare pace e solitudine. Fu poi nel XIV secolo che il destino di questi luoghi si intrecciò con quello di devoti monaci greco-ortodossi, che guidati dalla visione celestiale, eressero i primi monasteri tra il cielo e la terra, creando un ponte tra il divino e l'umano. Visitare le meteore sarà un’esperienza indimenticabile, in uno scenario unico, fatto di enormi torrioni cilindrici forgiati dal vento, sulla cui cima si elevano piccole città monastiche, giardini di spiritualità, che sfidando la gravità, sussurrano antiche preghiere al vento, in attesa di una avvolgente “trasfigurazione”. Il nostro viaggio proseguirà per Salonicco, che racconta una Grecia diversa e inattesa, un cocktail di Ellade classica, memorie bizantine, profumi balcanici, speziati lieviti ottomani ed ebraici. Thessaloniki in greco, la favolosa Tessalonica dell’antichità, acquisì una grande importanza in epoca romana, quando era attraversata dalla via Egnatia, che univa Durazzo sull’Adriatico a Costantinopoli sull’Ellesponto. La città ha un’anima molteplice di assonanze e memorie, un’orditura di attimi inafferrabili e simboli che si palesano nell’epica superba dei monumenti e dei segni culturali, nell’intrico di suggestioni e sapori. La trama urbana è costellata di tracce archeologiche, chiese bizantine e il profumo del mare, che preponderante irrora di caldi riflessi ogni dove. Non lontano da Salonicco due tra i più importanti siti archeologici greci coroneranno il nostro viaggio, entrambi legati alla figura di Alessandro Magno: Verghina, città macedone, famosa per avere restituito al mondo il favoloso corredo funebre di Filippo II, padre di Alessandro, e Pella, città natale del celebre condottiero, importante per la grandissima collezione di mosaici pavimentali.